Storico Caffè Fantoni a Villafranca

L’estro del signor Giovanni si manifesta già nell’ubicazione del ristorante, volutamente o poco favorevolmente: al centro del paese e vicino alla “Consorteria”, il Palazzo Comunale, già dal ‘500 (ora albergo “Il Sole” ).

Angelo Messedaglia Villafranchese

La fortuna aggiunge della sua: qui nacque 22 anni prima quello che sarà l’ultimo grande personaggio villafranchese, Angelo Messedaglia, insigne economista, professore universitario a Padova ea Roma, deputato e senatore dal 1866 all’84, presidente dell’Accademia dei Lincei. La casa natale, che per la crescente fama dell’economista, diventerà monumento nazionale apportando un notevole valore aggiunto, sarà un’ulteriore occasione di visibilità per i meriti commerciali dell’azienda Fantoni. Il clou il 13 aprile 1902 in occasione della posa sulla facciata della targa commemorativa, il cui testo fu dettato da Luigi Luzzatti, futuro Presidente del Consiglio dei Ministri e relatore ufficiale della circostanza fu il prof. Ferraris dell’Università di Padova.

Mercato di Villafranca
L’attività commerciale di Giovanni Fantoni inizia anche a ridosso dei primi cenni delle rivoluzioni europee del 1848 e per l’Italia del periodo risorgimentale. Questo periodo, che per certi aspetti avrebbe potuto generare negatività, è invece il punto di partenza per un’importante caratterizzazione peculiare del Caffè Fantoni. Infatti, tra le indubbie capacità commerciali del suo proprietario c’è l’estro di saper cogliere “l’aria” del momento e di volgerla a suo favore. C’è la Restaurazione Austriaca e il caffè nei suoi mobili richiamerà il più possibile l’ambiente viennese. Poi viene il Risorgimento e l’abile Giovanni lega alcune delle sue specialità a memorabili episodi risorgimentali, accaduti localmente, consapevole che i suoi prodotti godranno di quella fama.
Caffè Fantoni Villafranca
Ecco la “Torta della Pace” in ricordo del famoso trattato del 1859 e c’è il sospetto che l'”Amaro Villafranca abbia voluto esprimere, invece, il rammarico che quel trattato fece nascere nel cuore di molti. Uno di i pochi momenti gloriosi della sfortunata guerra terziaria d’Indipendenza, è l’episodio del “Quadrato”, quando i carabinieri impedirono al principe Umberto di essere fatto prigioniero nei pressi di Villafranca: il Cav.Fantoni sforna i “Biscottini Umberto”, nuove specialità Fantoni : “I Biscottini della Libia”, di pari passo con l’avventura coloniale italiana.In questa linea, l’epigono è un liquore moderatamente alcolico, dapprima abbastanza anonimo, che assurse a fama nazionale e fu brevettato, quando D’Annunzio, lo ricevette in dono durante l’occupazione fiumana lo ribattezzò “Acqua di Fiume” in ricordo della sua impresa istriana. In seguito il liquore sarà pubblicizzato a livello nazionale con l’oslogan ideato da Fantoni “ovunque nei principali caffè e ristoranti“.
Sfogliatine di Villafranca
In considerazione di questa particolare abilità può sembrare non troppo retorico affermare che Caffè Fantoni ha segnato le vicende storiche d’Italia con le sue specialità per un periodo considerevole. Indubbiamente accanto ai prodotti “commemorativi” ormai fuori moda, ci sono altri “immortali”, primi fra tutti le Sfogliatine Fantoni, il dolciario simbolo di Villafranca a livello nazionale. Giovanni Fantoni seppe anche cogliere l’importanza dell’immagine come veicolo pubblicitario privilegiato, come dimostra l’episodio del carnevale villafranchese del 1906 quando la pasticceria Fantoni vinse il premio per il miglior carro allegorico con il “Trionfo del Natalino”.
Valutata dalla stampa dell’epoca come superba opera d’arte degna di partecipare ai tradizionali carnevali di fama nazionale, realizzata su bozzetto di Edoardo Ximenes, allora noto disegnatore e illustratore della rivista milanese “L’Illustrazione Italiana” .
Per inciso, “Natalino” può essere giustamente considerato un precursore dei ricorrenti prodotti dolciari creati da Fantoni. Il Cavalier Fantoni seppe sanare le amicizie che diedero visibilità, tra cui D’Annunzio, Trilussa, Fogazzaro, Renato Simoni, Berto Barbacani, Dall’Oca Bianca e altri. Ma soprattutto il Caffè Fantoni è stato, fin dalla sua nascita, un punto d’incontro privilegiato per la “buona” società tipica della provincia e per coloro che, magari una volta all’anno, volevano distinguersi per un’occasione particolare.
Castello Villafranca di Verona
Questa posizione di eccellenza è rimasta intatta fino ad oggi. Credo che si sia tenuto un referendum non solo tra i villafranchesi, ma in tutto il territorio che è tra Verona e Mantova, chiedere se Fantoni può essere considerato “storico” sarebbe un plebiscito. Il riconoscimento regionale e il restauro ancora più recente erano quindi i più opportuni.