Verona è una città di romanticismo e fascino, famosa per la storia d’amore di Romeo e Giulietta. Ma al di là delle mete turistiche, c’è un tesoro di strade meno conosciute che aspettano solo di essere scoperte.

In questo post, ti porteremo in un viaggio attraverso le strade insolite e incantevoli di Verona che cattureranno sicuramente i tuoi sensi. Grazie a @ilmioviaggioaverona per l’ispirazione. Consigliamo vivamente di seguire su Instagram!

Sei pronto a scoprire le strade insolite di Verona? Iniziamo.

Verona Strade insolite da visitare

1. Corso Cavour

Corso Cavour è il tratto stradale che unisce Castelvecchio con Porta Borsari. Fu intitolato a Camillo Benso Conte di Cavour dal Consiglio Comunale di Verona, il 21 gennaio 1867, e ricalca un tratto del tracciato suburbano della Via Postumia. Lungo Corso Cavour incontriamo la statua del veronese Aleardo Aleardi e, più avanti sulla destra, si erge uno dei palazzi più significativi di Verona, palazzo Canossa. The “Allegories” are placed on the top of its richly decorated facade. Sulla sommità della sua facciata riccamente decorata sono poste le “Allegorie”. Procedendo si può ammirare Castelvecchio e sul lato opposto la statua equestre di Camillo Benso di Cavour.

Corso Cavour

2. Via Sottoriva

Via Sottoriva è una delle strade più caratteristiche della Città Antica, dove è possibile intravedere la natura di una Verona tardo medievale. La via si trova in prossimità dell’Adige e, come il nome suggerisce, nell’antichità si trovava addirittura al livello del fiume. Ne era separata solamente da un argine che fungeva da precaria difesa dalle acque e, soprattutto, da appoggio per chi lavorava sui mulini che occupavano il corso dell’Adige. La riva del fiume era collegata alla strada da una serie di vò, nome dialettale che indica i vicoletti stretti che si incuneavano nelle case fronte fiume.
Per la sua estrema vicinanza alle acque e la precarietà dell’argine, la via era sommersa a ogni piena dell’Adige: sui muri delle sue case sono ancora visibili i segni del livello raggiunto da fiume, nel corso della devastante alluvione del 1882. La città, in seguito a questo evento, prese importanti provvedimenti a livello urbanistico tra cui il rialzamento degli argini che, assieme al progressivo abbandono dei molini, cambiarono notevolmente l’aspetto di via Sottoriva.
Nonostante questo, essa è rimasta una delle vie più “insolite” della città, complice soprattutto il suggestivo portico che ne accompagna il lato sinistro e le dimore due-trecentesche. Una di queste antiche case appartenne alla famiglia dei “Montesilice” di cui una figlia, Esterina, diventò moglie di Pietro III degli Alighieri, discendente diretto del celebre Dante Alighieri.
Curiosità: Durante il medioevo la via faceva parte del quartiere denominato “Chiavica” mentre, durante la dominazione francese della città, rientrava nel rione “Piazze”.
Seconda curiosità: Quando nel 1797 i Francesi introdussero la numerazione civica in città, la prima strada ad esserne beneficiata fu proprio via Sottoriva. Qui pertanto, all’altezza dell’attuale numero 52, Verona ebbe il suo primo numero civico.

Via Sottoriva

3. Corso Porta Borsari

Corso Porta Borsari è un’elegante strada pedonale del centro storico, che unisce Piazza delle Erbe con l’antica Porta Borsari. Ricalca il tracciato del Decumano Massimo, che in epoca romana era una delle principali arterie cittadine, che si incontrava con il Cardo Massimo all’altezza del Foro. La dizione corso risale all’età medievale, così come il nome dei Borsàri (“bursàrii”), ossia gli addetti alla riscossione dei dazi sulle merci in transito per la porta. Nel corso vi si possono trovare negozi, locali e hotel molto ricercati. Un vero e proprio punto di riferimento, per quanto riguarda lo shopping e la quotidianità veronese.

Corso Porta Borsari

4. Buso del Gato

Il Buso del Gato è un passaggio sotterraneo che inizia a Porto San Pancrazio, passando esattamente tra le case e sotto i binari. Un bizzarro e significativo nome dovuto alla sua storia popolare, che nasconde aneddoti un po’ fiabeschi. Funge oggi da collegamento tra il quartiere e la stazione di Porta Vescovo. La sua origine la possiamo collocare nel 1849 quando divenne uno stretto passaggio pedonale, previsto dagli austriaci nel 1849, sotto la ferrovia inaugurata quell’anno. La denominazione originaria fu “Busegato” cioè budello, passaggio lungo, stretto e buio, alterato quasi subito in Buso del Gato per influsso del dialetto veronese che significa gattaiola, ovvero il classico pertugio nella porta per lasciar andare avanti e indietro i gatti.

Buso del Gato

5. Vicolo Cieco Agnello

Vicolo Cieco Agnello è una strada stretta e affascinante nel cuore di Verona, in Italia, che offre uno scorcio della storia e della cultura della città. La via ospita Art & Coffee Verona, un bed and breakfast accogliente ed elegante situato in un edificio del 16° secolo che presenta mobili antichi e una deliziosa colazione. Questo è il posto perfetto dove soggiornare ed esplorare Verona, una città che unisce storia, bellezza e gastronomia. Quando cammini qui, alla fine della strada, sulla destra, guarda in basso. Troverai un’insolita opera di street art… forse Banksy?

Vicolo Cieco Agnello

6. Via Trota

Via Trota è una stradina di appena 100 metri, che va da Piazzetta Chiavica a via Ponte Nuovo. E una delle tante vie di Verona, ricche di storia.
Durante i lavori del grande collettore di scolo in destra dell’Adige, iniziati nel 1890, si rinvenne un’antica strada romana e il 18 novembre 1891 (3 metri sotto il suolo) una moneta in bronzo di Faustina, moglie di Marco Aurelio. 35 anni prima, il 6 giugno del 1855, proprio qui ebbe inizio (con la morte di una inserviente dell’Albergo della Trota) l’epidemia di colera che devasto Verona. Ed è particolare che proprio la casa all’inizio di questa via (che la separa da via Sottoriva) presentasse al primo piano, oggi ormai illeggibile, un notevole dipinto con San Rocco, protettore degli appestati: era la “Deposizione del Cristo, sorretto da Sant’Antonio Abate e da S.Rocco” che porta la firma di M.A. Serafini e la data del 1551. Al civico 12 un bel palazzo di fine ‘800 mostra un medaglione dedicato a Georges Cuvier, padre fondatore della paleontologia, che per primo identificò uno pterosauro che chiamò Ptero-Dactyle nel 1809. Tante altre storie si potrebbero raccontare di questa via che sfocia davanti Piazzetta Pescheria, ma è simpatico notare che ancora una vecchia trattoria (dal 1967) mostra nell’insegna una Trota.

Via Trota

7. Vicolo Derelitti

Vicolo Derelitti, a pochi passi da Ponte Pietra, deve il suo nome ad un orfanotrofio del 16esimo secolo. Il vicolo deve infatti la sua singolare intitolazione ad un istituto di assistenza dal cardinal Agostino Valier, allora vescovo di Verona, per accogliervi ed educarvi fanciulli orfani e senza dimora.
Nel 1871 la struttura fu rinominata “Collegio Artigianelli” su iniziativa del Comune di Verona che, avvalendosi della collaborazione della Camera di Commercio, decise di sviluppare un progetto per avviare ad arti e mestieri giovani senza famiglia e figli di genitori indigenti. L’immediata vicinanza al quartiere dei Carbonai, infatti, dove erano presenti già dalla metà del Cinquecento magazzini e depositi di carbone, oltre che alle botteghe di vendita, poteva concretizzarsi per i giovani apprendisti in opportunità di impiego. Il complesso fu poi riconvertito in “Istituto Fanciulli Derelitti” nel 1913 e infine entrò a far parte dei beni della Fondazione Berto Barbarani, costituita nel 1942 con lo scopo di contribuire alla preparazione professionale di minori in stato di bisogno.

Vicolo Derelitti

Conclusione

Verona è una città che ti incanterà con la sua storia, cultura e romanticismo. Che tu sia un fan di Shakespeare o meno, troverai molti motivi per innamorarti di questa città e delle sue strade insolite.

In questo articolo abbiamo esplorato solo 7 delle strade più interessanti e uniche di Verona, ognuna con la sua storia e il suo fascino. Quindi non aspettare oltre e prenota il tuo viaggio in questa meravigliosa città.

Scoprirai che Verona offre molte cose da fare a Verona ed è molto più di una semplice cornice per una tragica storia d’amore. È un luogo dove puoi creare i tuoi ricordi indimenticabili.